I Mamma Non Piangere sono senza alcun dubbio uno dei gruppi più importanti del nuovo rock italiano. Sono nati nel ’77 come tanti altri, e come tanti altri si incontravano dove potevano, nelle case, nelle cantine, nei ripostigli e nei camioncini, dove componevano, litigavano, cambiavano formazione, viaggiavano, suonavano, si deprimevano e si incoraggiavano, ma trovavano anche il tempo di stupire il pubblico con un miscuglio di trovate sceniche semplici ma irresistibili che sembrava casuale ma non lo era affatto. Con l’ostinazione di chi sta quello che sta facendo, i Mamma tenevano duro. “Abbiamo di quelle idee… vedrete quando le tireremo fuori”, diceva elusivo Lorenzo Leddi, fondatore del gruppo. Dopo un primo disco e una serie di spettacoli incredibilmente lunga in Italia, in Germania e in Jugoslavia, con una formazione tutta rinnovata, Lorenzo Leddi &Co. hanno inciso un live tiratissimo, pieno di cose, di situazioni e dal ritmo mozzafiato, un disco che sconvolge tutti i luoghi comuni a cui siamo tutti abituati, e dove soprattutto ci si diverte moltissimo. Sempre Avanti a Testa Bassa è un disco dove l’ironia e la parodia si prendono rivincite clamorose. Ve la ricordate la Messa Beat? Non è che l’avete cantata in chiesa anche voi? Non cercate di scappare, i Mamma vi hanno smascherato: ascoltate Gloria e nascondetevi dalla vergogna. E se Renato Carosoni si mettesse a fare My Sharona, credete che sarebbe diversa da come ve la cucinano i Mamma Non Piangere? E con le rime baciate tanto Corriere dei Piccoli si potevano scrivere comiche finali più dissennate di La Fuga al Polo e l’Ora Esatta? Ma questi Mamma Non Piangere sanno anche fare le persone serie oppure no? Ma per chi li avete presi? Sono serissimi: ascoltate Gemini Tre e Un Cactus nel Bidè: puro rock progressivo, della miglior scuola (e naturalmente è proprio là dove la gag arriva a tradimento, e fa ancora più effetto). Allievi di Zappa, dei Gong, dei Red Crayola, di R. Stevie Moore, dei Crackers? Anche, Ma molto nostri, molto Made in Italy. E quindi molto “avanti” (sempre a testa bassa, naturalmente). Alessandro Carrera, 1980